Una dozzina di scherzi +3

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quello che ha detto diaspora, o punto di non ritorno, e quello
che ha spiegato il senso di “lo giuro”, di “chettivenisse”, quello,
insomma, che ha fatto fino in fondo la sua parte, e magari più
della sua parte (che già è difficile trovarsi al momento giusto
nel punto dove avvengono le cose, figurariamoci l’ambizione
di suscitarle dal nulla). Per non dire di quello che ha reso poco
probabile il conflitto, colpendo il nemico sotto la cintura oppure
stendendolo con una battuta alla Mohammed Ali: “We are not in
Za- ire as long as we are in zi air”. Per cui, maestro, azzardai,
che bisogno c’è di mentire? Ed egli a me come persona accorta

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c’è chi ascolta, e chi all’improvviso distingue il nero dal rosso, la cuccuma
dal caffè, ma solo per mostrare non effimero e non deleterio affetto per
il passare del tempo, per l’inattraversabile distanza che insorge come battito
e come respiro: anche se c’è l’incursione che male può fare un ultima bevuta?
Dispaccio dalla Torre del Parco agli smargiassi della contraerea: i Phillips
sono a Pavia e gli Sturzkampfflugzeug davanti alla Tescosa di via Spaventa,
e fanno carosello sui tetti. Come si arrivi a Pippo, per i primi, e, con più finezza,
a Picchiatello, per i secondi, solo chi si sente inadeguato può tentare di capire:
c’è smania, ma non c’è politica. La letteratura più spietata è wunderkammer

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o madre santissima, pellegrina, o bella forestiera che passi di famiglia in famiglia e costi
dieci lire alla settimana (quindici per due, venti per tre), che piangi di tanto in tanto
nella chiesa di via San Gregorio (già nota per il delitto di Rina Fort, la belva di Budoia
che uccise “in una cucina / una mamma e i suoi quattro figliuol”), o appari sopra le cime
degli alberi in località San Damiano Piacentino, e gentilmente concedi al Renato Barilli
di William Xerra di apparire lui a una folla di francesi arrivati con la corriera … va bene
che buttarsi a ridere non basta, e neppure buttarsi a fare, ma il sarcasmo non potrebbe
produrre effetti di senso rizomatici? o il verdetto autunnale di una sospetta e colpevole
insufficienza (“ha osato mettersi con le spalle al muro”), un’ipotesi autogena del ritmo
e dunque del significato? Mannaggia, dice Pietro Coletta, e vuol dire che bella sorpresa

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